Oct. 15, 2025 9

Pillole di psicosomatica - lo stomaco e i suoi disturbi

Per approfondire e interpretare i disturbi che riguardano lo stomaco possiamo iniziare con il chiederci cosa dobbiamo digerire nella nostra vita?

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Ovviamente il cibo, ma non solo. Non solo quello che mangiamo ma anche il boccone simbolico che ingoiamo può provocarci disturbi digestivi. Possiamo non digerire il cibo ma anche una persona, una situazione, un evento. Spesso nella nostra vita utilizziamo modi di dire, riferendoci a persone o situazioni, come “questo proprio non lo digerisco, non lo mando giu!”. Queste frasi derivano da un qualcosa che viviamo emozionalmente, da qualcosa che percepiamo e assumono il valore di un cibo non digerito. L’inconscio non distingue il reale dal simbolico. L’inconscio vive le nostre emozioni. Lo stomaco è l’organo che ci consente di riconoscere, integrare e trasformare ciò che non è nostro. I problemi ad esso connessi riguardano quindi in generale il boccone che non riusciamo ad assorbire e digerire, con tuttavia varie sfumature. Quando ad essere coinvolta è la grande curva, il fondo dello stomaco, allora probabilmente il vissuto parlerà nello specifico di incomprensione “nessuno mi capisce”. Quando ad esserne coinvolta è la piccola curva la tematica riguarderà l’ingratitudine “nessuno mi ringrazia per tutto ciò che ho fatto”. L’esofago si infiamma quando “non otteniamo qualcosa che riteniamo ci spetti, quando non abbiamo quello che vogliamo, siamo sotto pressione e abbiamo la sensazione che gli altri non ci capiscano” F.Bianchi. Il reflusso è una ribellione ad una situazione che non si “manda giù”. L’ernia iatale si associa ad una tendenza a rimuginare e a ripensare al passato e alle scelte fatte. La tematica qui è anche quella del reprimere parole che si vorrebbero dire, con un forte desiderio di farle uscire, ma che si cerca, invece, di tener bloccate. Cosa possiamo imparare da questi disturbi? Non rimuginare, smettere di controllarsi e controllare, imparare a lasciarsi andare e accogliere la vita e le persone per come sono, sapendo che abbiamo potere unicamente su noi stessi. Sforzarsi, altrettanto, di comunicare i nostri bisogni e i sentimenti in modo equilibrato, evitando di trattenerli con rancore dentro di noi, lasciando che ci brucino dentro.