Nell’articolo precedente ho iniziato ad approfondire, da un punto di vista psicosomatico, il tema dell’aumento di peso, con le sue diverse sfumature conflittuali. Una grande tematica associata a questo disturbo è la relazione tra aumento di peso e cellulite e maternità.
Partendo dalla cellulite post gravidica, disturbo che inizia a manifestarsi nel post parto, vediamo come possa palesarsi come espressione di un rifiuto a separarsi dal nascituro. Si tratta spesso di donne che mostrano una forte a tendenza a vivere il femminile in modo squilibrato perlopiù come femminile materno-nutritivo. Da un lato abbiamo la simulazione di una gravidanza e dall’altro la perdita della funzione erotica. L’immagine della grande Madre che nutre i figli ma rischia di ostacolarne la crescita: è come se il suo corpo volesse inglobarli in sè.
Potremo assistere ad un aggravamento in menopausa, la cute diviene più anelastica e invecchiata, proprio laddove si sia nutrito solamente il versante procreativo della propria femminilità, tralasciando non tanto il lato erotico ma soprattutto quello legato alla propria realizzazione professionale.
La cellulite colpisce la pelle, proprio perchè terra di confine tra se e il mondo, tra interno ed esterno. Gli attributi femminili del corpo vengono accentuati e allo stesso tempo combattuti intensamente.
E’altrettanto vero che in certi casi non si tratti tanto di un’esaltazione del femminile materno a discapito di quello erotico, ma piuttosto di un’esaltazione della propria parte maschile a discapito di quella femminile. In questo caso ci si ritrova davanti ad una mancata integrazione del maschile (Artemide) e del femminile (Afrodite), con preponderanza dell'energia maschile nella donna.
In sintesi possiamo dire che peso e cellulite, da questo punto di vista, ci parlano di un femminile bloccato, che sembra premere per uscire, che necessita di essere accettato e valorizzato, concretizzandolo nella propria interiorità e nella propria vita, anzichè nei tessuti.
Il corpo tramuta su di se ciò che non si attua nella vita quindi aumenta la quantità di liquidi, e i liquidi, simbologicamente, si sa parlano di femminile.
Il sintomo ci chiede di risvegliare la propria dimensione femminile, andando a potenziare la dimensione dell’eros, della passione, della realizzazione personale. I motivi di un femminile strozzato possono essere molteplici, ma soprattutto passano da un’esasperazione del darsi per gli altri, del “fare” per essere viste, dell’esistere in funzione degli altri, ciò che va recuperata, allora, è anche l’attenzione, la cura e la priorità di se stesse e della propria vita.